Calma piatta apparente


Nessuna novità da lavoro e neanche creativamente parlando.
In questi giorni, sul piano "dove andrò, che mansione mi daranno?"
se ne è sentite di tutti colori, quindi ho deciso di prendere atto di tutto
ma di non credere a niente.
Fino a quando non mi diranno la destinazione finale.

I colleghi mi dicono che l'ho presa con "filosofia".
Credo che intendano che non mi sono né arrabbiata
né abbandonata a pianti isterici.
Il fatto è che, secondo me, farsi marcire il fegato non serva proprio a nulla.

Delusa? Neanche.
Sapevo, anzi sapevamo, che questo giorno sarebbe arrivato.
Quello che più da fastidio è il non sapere.
Non sapere dove finiremo, non solo in che reparto ma anche in che filiale.
Potrei restare dove sono adesso, ma in macelleria... mai e poi mai.
O in pescheria. Stiamo scherzando? Io che se vedo un pesce (morto) sto male una settimana?
Potrebbero mettermi in un reparto "normale" senza bestie morte, pesci morti  e mortadelle, ma in un'altra filiale. Credo sarebbe il male minore. Forse.

Sono in ferie, le mie tanto attese ferie.
E non voglio pensarci.
Non voglio che me le rovinino!
Perciò, buone ferie a me e un vaffa a loro!


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